Terre e rocce da scavo: la variazione della quantità in diminuzione deve essere comunicata?

GESTIONE


di Giulia Ursino

Nella peculiare disciplina delle terre e rocce da scavo, da ultimo trasfusa nel DPR 13 giugno 2017 n. 120, merita una attenzione particolare l’ipotesi della discrepanza tra le dichiarazioni rese dal produttore delle stesse nella dichiarazione ex art. 21 e nella dichiarazione di avvenuto utilizzo, in ordine alla quantità di terre originariamente stimate e quelle poi effettivamente utilizzate. Il problema si pone in quanto, in sede di controllo, potrebbero nascere delle contestazioni da parte delle competenti autorità, in ordine alle suddette dichiarazioni difformi. In un caleidoscopio di disposizioni puntuali, che – come in un gioco di specchi, non fanno che rimandarsi le une alle altre – si vedrà come la soluzione più logica è, in questo caso, anche quella più prudente. Basterà, invero, inserire nella dichiarazione di avvenuto utilizzo una apposita annotazione, atta a dare contezza di tale difformità.


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