di Angelo Calzone
Un progetto approvato in deroga all’esistenza a monte di un piano attuativo di secondo grado è una variante allo strumento urbanistico? E se lo è, va sottoposto quantomeno alla valutazione di assoggettabilità a V.A.S.? Il T.U.A. dice di si e lo richiede per stabilire - tenuto conto anche della sensibilità dei luoghi -, se la “variante” comporti o meno degli impatti significativi sull’ambiente. E dar luogo eventualmente alla valutazione ambientale strategica. Non è di ostacolo al cd. screening di VAS, invece, il fatto che lo strumento urbanistico generale, a cui si riferisce la variante sia già stato sottoposto a VAS. In caso di variante urbanistica ordinaria o speciale ovvero in presenza di un progetto o di un intervento da realizzare in prossimità di un sito natura 2000, per escludere la valutazione d’incidenza ambientale è necessaria la certezza che il piano, la variante e il progetto “non pregiudicherà l’integrità del sito in causa” . Solo sulla base di dati scientifici e di un idoneo studio d’incidenza si può decidere di non dare corso alla valutazione d’incidenza.
LEGGI DI PIU'