I materiali con valore economico: sottoprodotti o rifiuti? La questione del “mistone”

GESTIONE


di Greta Catini

Se rifiuto è “qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l’obbligo di disfarsi”  potrebbe qualificarsi come tale un materiale che, non più idoneo a soddisfare le finalità cui era originariamente destinato, sia tuttavia dotato di un certo valore economico, tanto da essere dismesso attraverso la conclusione di un negozio giuridico addirittura oneroso? Si parla del c.d. “mistone”,  cioè mucchio di terra e altri materiali inerti che, a seguito di operazioni di lavaggio e vagliatura vengono commercializzati. Lo stesso rientra nella categoria dei rifiuti? E, quindi, può essere ritenuta attività qualificabile come gestione dei rifiuti la compravendita di terra sottratta dal suo naturale sito? La Corte di Cassazione nella sentenza in commento argomenta sulla qualificazione giuridica del “mistone”, tracciandone la linea di confine tra la definizione di rifiuto e di sottoprodotto.


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